Purtroppo non ci sono video, è un lungo articolo con poche foto. In ogni caso quello di Hiroshi Iwata è un reportage preziosissimo capace di restituire le suggestioni del posto con tante informazioni su Yaguchi, sul villaggio di Nakamura e sul fiume Saruhannai. Pubblico qui sotto i passi più interessanti.
Scorcio di Nakamura con il fiume Saruhannai (Google Maps)
"Il Saruhannai è un piccolo fiume del sistema fluviale Omono che attraversa la parte meridionale della prefettura di Akita. È un ruscello di montagna che sfocia nel fiume Naruse, un affluente del fiume Minase, a sua volta affluente del fiume Omono. Secondo i familiari, il signor Yaguchi è cresciuto pescando iwana, yamame, amur, carpe, scazzoni, ecc. In questo fiume ha imparato a usare ami da pesca fatti a mano realizzati con aghi da cucito. Anche quando lavorava come banchiere in varie parti della prefettura, appena tornava a casa Yaguchi amava pescare kajika, e questo fiume può essere definito la sua "terra natale". Questo è esattamente il luogo in cui è nato Tsurikichi Sanpei".
Il fiume Saruhannai a Nakamura (Google Maps)
"Prima di pescare, Yaguchi si fermava davanti alla sua casa natale a Nakamura, uno dei villaggi sparsi lungo il fiume, dicendo: "Grazie per avermi insegnato a pescare". Morto nel novembre 2020 all'età di 81 anni, il signor Yaguchi dichiarava: "Sanpei è il mio alter ego". Si dice che la sua casa, che oggi non esiste più, assomigliasse alla casa di Sanpei raffigurata nel manga. Il vialetto che collega la casa alla strada esisteva già all'epoca della serializzazione ma, dice la seconda figlia di Yaguchi, allora era sterrato. Anche se nella zona i tetti di paglia sono scomparsi, il fiume che ti scorre davanti agli occhi e le montagne che si avvicinano ti fanno sentire l'atmosfera del villaggio di Sanpei".
Scorcio di Nakamura con il fiume Saruhannai (Google Maps)
Nell'articolo Iwata racconta la sua battuta di pesca in compagnia di Seiichi Takahashi, presidente 75enne della Narusegawa Fisheries Association. Dopo una mattinata di pioggia, salendo con il pick-up tra i boschi verso le sorgenti, raggiungono un piccolo santuario e si fermano a pescare alla base di una cascata, in fondo a una ripida scarpata di 7/8 metri avvolta da una fitta vegetazione. Iwata cattura rapidamente uno yamame di 12 centimetri rimanendo affascinato dall'aspetto brillante verde e marrone chiaro del pesce e dalle sue vivide macchie color perla. Takahashi spiega che si tratta di una specie rilasciata quell'anno, attribuendo il merito della nutrita presenza di pesci alla gestione della cooperativa ittica. Successivamente i due si spostano a pescare vicino a una diga leggermente più a valle, un punto più facilmente raggiungibile.
La cascata dove Iwata si ferma a pescare
"Secondo il signor Takahashi, lì ci sono anche degli iwana. Gli iwana sono conosciuti come la "regina dei torrenti", mentre lo yamame è il "re dei torrenti", e sono tra le specie ittiche più ambite in questi corsi d'acqua. Ma per qualche motivo, non sono riuscito a pescarne nessuno lì. Alla fine, dopo circa due ore, ho smesso con uno yamame e tre amur".
Lo yamame pescato da Iwata
"Nonostante la valle sia bellissima, non è più come ai tempi di Sanpei. La signora Katsumi, moglie di Yaguchi, afferma che molte zone sono state cementificate e l'aspetto del fiume ha subito un notevole cambiamento. Inoltre, secondo Takahashi, in questo fiume l'amur è diventato "una specie di pesce preziosa". Sebbene lo yamame e l'iwana siano presenti in quantità abbondanti, è stata segnalata una diminuzione delle specie di luccio: "In passato era comune vederli radunarsi sul fondo del fiume diventando completamente neri durante la fase di deposizione, ma ora si trovano raramente". Le cause di questa diminuzione sono sconosciute. Sicuramente sta accadendo qualcosa nel fiume".
Il fiume Saruhannai a Nakamura (Google Maps)
In chiusura, l'articolo ripercorre brevemente il successo di Sanpei specificando che dal manga "è stato tratto un anime popolare anche in Italia".
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